Era l’anno 1950 quando Marcello Gori, insieme a suo cognato Silvano Casini, accettò il compito di insegnare agli orfani di guerra l’arte della lavorazione della pelle e del cuoio in quello che era il Noviziato dei Frati Francescani, all’interno del Convento di Santa Croce.
Nacque così la Scuola
del Cuoio, fortemente basata sul concetto di amore per il prossimo e,
soprattutto, sulla consapevolezza che l’esperienza debba sempre essere
condivisa.
Molti giovani in difficoltà sono stati aiutati da allora. Disoccupati, invalidi, ex detenuti del carcere minorile, persone con handicap mentale hanno ritrovato fiducia in un futuro altrimenti segnato dalla paura del fallimento.
La Fondazione Marcello Gori, attraverso le sue figlie, vuole raccontare ancora questa lunga e bella storia, intende diffondere sì la cultura dell’artigianato artistico ma mai disgiunto dal sentimento di solidarietà che ha sempre permeato il lavoro di Scuola del Cuoio.
La volontà, la fermezza e la riconoscenza del passato sosterranno di nuovo quei progetti che aiuteranno giovani e ragazzi senza speranza nel futuro.
Far nascere nuovi artisti della lavorazione della pelle e del cuoio sarà l’ambizioso compito della Fondazione, scoprendo nuovi talenti nascosti in chi ha solo bisogno di un piccolo aiuto.
La Fondazione Marcello Gori si occupa di introdurre giovani bisognosi al mondo del lavoro offrendo corsi di artigianato della pelle della durata di 9 mesi presso la Scuola del Cuoio.
Il Comitato Direttivo della Fondazione valuterà le richieste di adesione.
La speranza è quella di continuare ad aiutare chi ha bisogno a crearsi un futuro.